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A un caro amico

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Sono passati 10 anni da quando insieme ad un gruppo di 7 amici appassionati della storia e dell' aarcheologia di Lampedusa fondammo l' Associazione Archivio Storico Lampedusa di cui ho avuto il privilegio di essere vice-presidente dal 2013 al 2018: con grande rammarico vengo a sapere oggi che p urtroppo la scorsa notte del 30 Aprile si  é  spento presso l' ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato,  il mio caro amico Nino Taranto, ideatore, fondatore, Presidente  e anima dell' Associazione Culturale Archivio Storico Lampedusa. Fino all' ultimo ha continuato a pensare a Lampedusa: è stato  proprio Nino poche settimane fa, in occasione di una delle nostre chiaccherate sulla storia di Lampedusa, a incoraggiarmi a rimnettere online le mie ricerche sul sito lopadusa.org (che succede al  lopadusa.com rimasto online fino al 2018 e poi chiuso per mancanza di tempo). In questo momento di grande tristezza, mi piace ricordare  quanto fatto da Nino in questi anni per l

Lopadusa mint: bronze issues with Punic legends

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This is the English version of the original paper in Italian about the bronze coin with Heracles/Melqart on the Obverse and a crab on the reverse and punic legend brby: an interpretation of the legend as the Punic toponym of the island of Lampedusa is discussed along with its etymological link with the Greek denomination of the island. A chronology for this particular coin is also discussed after reviewing the archeological data available and the nearby chronology of Malta more widely studied and more firmly established. Finally, based on the discussed chronology between 250 and 202 B.C. the relation with this coin with other crab coins attributed to Lampedusa (Lopadusa as called by the ancient Greeks) and with the coin with the tuna fish and the legend Lopadoussaion in Greek.  By clicking on the above picture it is possible to download the paper and read it offline as well as it is possible reading it online with a browser. The author of the paper can be contacted through the contact

La zecca di Lopadusa: emissioni in bronzo a caratteri punici

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In questo studio si esamina una moneta in bronzo raffrigurante sul dritto Eracle/melqart e sul rovescio un granchio con epigrafe in caratteri punici brby  : viene proposta una possibile interpretazione dell' epigrafe collegandola al toponimo fenicio dell' isola di Lampedusa per affinità semantica ed etimologica con il toponimo greco dell' isola. Si propone inoltre una datazione di questa particolare emissione tra il 250 e il 202 a.C. e si forniscono elementi a sostegno di tale cronologia.  Cliccando sull' immagine qui sopra si puo' visualizzare l' articolo e leggerlo online oppure si puo' scaricarlo e leggerlo offline. Per avere la versione in Inglese dello studio si puo' contattare l' autore attraverso questo sito.

Lampedusa preistorica

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  "Lampedusa preistorica" raccoglie i risultati di dieci anni di studi e ricerche dell' autore Diego Ratti sulla preistoria di Lampedusa; viene trattata la prima colonizzazione di Lampedusa nel Neolitico esaminando i ritrovamenti del sito stentinelliano di Cala Pisana insieme ad altri siti inediti dello stesso periodo presso Cala Creta e Contrada Sanguedolce scoperti dall' autore. Grande attenzione è dedicata all' età del Rame: vengono descritti siti archeologici di terra e subacquei, quindi viene esaminata l' Età del Bronzo con nuove e inedite scoperte in Località Tabaccara. Infine si conclude la ricerca con l' alba dell' Età del Ferro e la colonizzazione dell' isola da parte dei Fenici.  La versione pdf integrale di questa monografia sulla preistoria di Lampedusa è disponibile su questo sito, per visualizzarla nel browser cliccrae sull' immagine di copertina:  una volta caricato il libro nel bowser è possibile legegrlo online o scaricarlo e l

Lampedusa nel periplo dello Pseudo Scilace

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Scilace nacque a Carianda, in Caria, nel 516 a.C. fu autore del "Periplo esterno alle colonne di Eracle" oggi noto come Periplo di Scilace di cui resta una copia o un'epitome successiva del IV secolo a.C., chiamta "Periplo dello Pseudo-Scilace" in cui viene menzionata Lampedusa " λαμπάς "  ".....Oltre il Capo di Hermes  (Capo Bon) dalla parte del sole nascente a poca distanza vi sono tre piccole isole abitate dai Cartaginesi: la città di Melita e il suo porto, la città di Gaulos e Lampas: in questa si trovano due o tre torri..."

Appunti di viaggio a Lampedusa di Thomas Ashby, anno 1909

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Si ritiene che il primo archeologo a visitare Lampedusa sia stato l’ inglese Thomas Ashby (1874-1931) che, quando fu nominato direttore della prestigiosa “British School of Rome”. Nel giugno 1909 Ashby si trovava in visita a Malta quando, una volta ottenuto il permesso dal Ministero degli Esteri italiano su richiesta della “British School of Rome”, riuscì ad organizzare una spedizione ricognitiva a Lampedusa della durata di soli tre giorni durante i quali   non mancò di produrre una relazione di viaggio  corredata da una mappa dei siti di interesse archeologico da lui   osservati.                            La versione pdf originale degli appunti di viaggio a Lampedusa di Thomas Ashby  è disponibile su questo sito, per visualizzarla nel browser cliccare sull' immagine di copertina:  una volta caricato il libro nel bowser è possibile leggerlo online oppure  scaricarlo e quindi leggerlo offline.  

Tracce di un insediamento neolitico nell’ isola di Lampedusa

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Correva l' anno 1971:  alcuni ricercatori del Dipartimento di Storia Naturale dell’ Uomo dell’ Università di Pisa si trovavano allora sull’ isola di Pantelleria per effettuare degli studi quando, su invito della Soprintendenza di Agrigento, si spostarono per qualche giorno a Lampedusa in occasione del ritrovamento del fondo di una capanna preistorica durante i lavori di costruzione di una strada in località Cala Pisana. Grazie a questa scoperta fortuita furono recuperati numerosi frammenti ceramici con motivi decorativi della facies di Stentinello, manufatti in selce ed ossidiana che risultava importata da Pantelleria ed anche schegge ossee e conchiglie: reperti che attestavano la presenza di un villaggio stentinelliano Questa importante scoperta fu pubblicata nel 1973 in Atti della Società Toscana di Scienze Naturali: “Tracce di un insediamento neolitico nell’ isola di Lampedusa” G. Radi, 1973 in Atti della Società Toscana di Scienze Naturali- Serie A - pp 197-205 Per decenni si è